Lo speaker nello sport: istruzioni per l’uso

 

In queste righe vi voglio parlare degli speaker (qualcuno li chiama “presentatori” o “annunciatori”!)…. ovvero di quanti sono chiamati, da chi organizza, a commentare un evento sportivo di varia natura.
Io sono “uno di loro” e, in giro per l’italica penisola, ho trovato tanti colleghi, alcuni molto professionali, iper-precisi e con una grande esperienza, altri un po’ meno. Credo però che sicuramente tutti sono animati da una grande passione ed entusiasmo verso lo sport e gli atleti/atlete; “ingredienti” che considero fondamentali e che ogni speaker deve essere in grado di trasmettere, insieme alle info e agli aspetti salienti delle gare (ed alle emozioni!), a quanti partecipano o assistono a un evento sportivo.

 

 


Cosa ci si aspetta da uno speaker?

 

Gli atleti, gli addetti ai lavori, gli organizzatori e il pubblico vogliono speaker competenti, in grado realmente di “farsi ascoltare” (arte non facile) e, senza personalismi e sfronzoli, in grado di dare la massima attenzione alle performance degli atleti/e partecipanti (meglio se dal primo all’ultimo!!), alle loro società, a quanti impegnati nell’organizzazione dell’evento, a quanti lo seguono (il pubblico) e lo sostengono (le autorità, gli enti locali e gli sponsor). Facile a dirsi un po’ più difficile a farsi! In base alla mia esperienza ho riassunto nei due box sotto riportati alcuni consigli di base per poter svolgere al meglio il ruolo di speaker e poter contribuire a far meglio “gustare” uno spettacolo fantastico: lo sport!

 

 


I requisiti di base per uno speaker

 

- un uso corretto della lingua italiana
- un timbro di voce chiaro, forte e accattivante
- una buona capacità di parlare in pubblico
- una esposizione partecipata e calda
- concentrazione ed attenzione sempre massime
- essere in grado di parlare per ore senza stress
- una discreta conoscenza delle regole dello sport
- una buona conoscenza degli atleti/e top e degli addetti ai lavori partecipanti all’evento
- un valido impianto microfonico e una collocazione ottimale

 

 


Gli obiettivi di uno speaker

 

- farsi capire e ascoltare , esprimendo un linguaggio chiaro e semplice
- fornire al pubblico e agli atleti/e informazioni ed indicazioni utili, evitando monotonia e inutili annunci
- suscitare interesse, emozioni, entusiasmo, divertimento, passione e motivazione, sapendo creare una sintonia con il pubblico
- dare informazioni e motivazioni giuste per far apprezzare (in ogni momento) le prestazioni degli atleti; essere promotori entusiasti del nostro sport
- riuscire a non parlare “troppo”
- contribuire a creare il giusto “clima” per ogni evento (agonistico, amatoriale, giovanile, promozionale,etc)
- dare all’evento il giusto peso, con equilibrio e senza enfasi eccessiva
- non dimenticare mai che il protagonista è sempre l’atleta
- essere in grado di “farsi ascoltare” dall’inizio alla fine dell’evento
- saper commentare al meglio l’evento cogliendo i momenti clou e gli aspetti più importanti (prestativi, tecnici, di confronto, umani, promozionali, etc)
- saper orientare l’attenzione del pubblico sulle fasi più significative
- porre una costante attenzione alle dinamiche di gara (ai primi e …agli ultimi), ai partenza, di premiazione, etc
- presentare al meglio gli sponsor e gli enti che sostengono gli eventi